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RODI GARGANICO


Sorge tra i centri abitati di Ischitella e San Menaio e grazie alla sua favorevole posizione geografica è il centro turistico del Gargano più facilmente raggiungibile; ma, senza dubbio, questa incantevole cittadina, costruita su una lieve altura, a metri 46 s.l.m., è famosa per i suoi paesaggi quasi fiabeschi: la magia di questo luogo, immerso in un clima mite tutto l'anno, è tale che il colore del mare, azzurro e limpidissimo, e del cielo sembrano fondersi come per uno straordinario gioco della natura, il tutto circondato da una lussureggiante vegetazione di oliveti ed agrumeti, in cui il vocio del mare è un richiamo irresistibile per rondini e gabbiani. Apprezzata e famosa località balneare, è dotata di accoglienti e moderne strutture ricettive.
Il centro storico è dominato dal Castello e dalla Cattedrale, notevole esempio di Romanico pugliese.
Tra i luoghi da visitare si segnalano Chiesa del crocifisso, Chiesa di San Nicola, Chiesa di San Pietro e Paolo, il Convento dei Cappuccini sulla strada per Ischitella e il famosissimo il Santuario della Madonna della Libera. Il Santuario attuale, di stile barocco, è a 3 navate e sostituì, nel 1700, l'antica cappella rurale, insufficiente a contenere l' enorme massa di fedeli che veneravano e venerano ancora oggi il famoso "Quadro della Madonna".
La Madonna, che con la mano sinistra regge il Bambino che sembra giochi con una colomba, è seduta su un trono e ai suoi piedi ci sono due devoti raccolti in preghiera.
Secondo la tradizione, l' antica cappella ebbe origine nel 1453, quando alcune navi veneziane, che traportavano immagini e statue sacre, salvate dalla furia distruttrice dei Turchi a Costantinopoli, rimasero immobilizzate al largo di Rodi, nonostante il vento favorevole.
Il comandante della nave, stupito e meravigliato, scese a Rodi per chiedere agli abitanti di eventuali correnti marine sfavorevoli; nel tragitto, però, si accorse che alcuni Rodiesi veneravano un' immagine della Madonna adagiata ad una roccia uguale a uno dei suoi quadri.
Il comandante inizialmente pensò che il quadro fosse stato trafugato e ordinò di riportare a bordo il quadro; nonostante questo l'episodio si ripeteva, e visto che non riusciva a riprendere il largo con le sue navi, interpretò l'accaduto come la volontà, da parte della Madonna, di risiedere in quel luogo, per cui fece dono ai Rodiesi dell' antico quadro. Il nome del quadro, della Libera, ricorda appunto la volontà della Madonna di esser lasciata libera di rimanere nel luogo dove voleva, ovvero nella città di Rodi.


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